Viaggi, (dis)avventure e divulgazione!
Diventare personaggio dei propri racconti di viaggio favorisce la divulgazione della storia e dell'archeologia? L'ho chiesto all'autore di Taste of art, Francesco Nocito
Intervista a Francesco Nocito
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Buon anno!
Eccomi qui, con la prima newsletter del 2023! Come promesso, torno a parlarti di travel podcast, spesso usati come pretesto per divulgare il passato, indagando un ultimo punto di vista - e forse anche il più frequente per questo tipo di show - ovvero quello del turista.
Mi sono chiesta se raccontare i fatti propri e le proprie esperienze di viaggio possa essere funzionale alla divulgazione della storia dell’arte e dell'archeologia e quale sia il valore aggiunto (se c’è) del punto di vista dell’estraneo, di chi non ha familiarità con il monumento o il sito o l’opera che vuole raccontare. In questa terza newsletter dedicata al tema, la prospettiva del numero precedente si ribalta e offre spunti secondo me molto interessanti.
Ad aiutarmi stavolta è stato Francesco Nocito, archeologo, professore di Storia dell’arte alle scuole superiori e da gennaio 2021 autore di Taste of art - il podcast di appunti e spunti di viaggio. Lo show è nato con l’intento di dare un nuovo corso al blog omonimo, che l’autore cura dal 2017. Mentre ti scrivo, il podcast è arrivato alla sua 34esima puntata e l’idea di fondo di ciascun episodio è sempre la stessa: Nocito racconta i suoi viaggi in Italia e all’estero e le avventure condivise con il suo piccolo gruppo di amici di vecchia data, cercando di approfondire di volta in volta gli aspetti artistici, storici e archeologici meno scontati dei luoghi visitati. “Mi interessa dare il mio personale punto di vista” mi dice Francesco. “Non parlo solo dei monumenti o delle opere d'arte ‘principali’ di una meta, mi piace descrivere anche quei siti o quei monumenti che possono essere interessanti per me ma che non compaiono nelle guide mainstream”.
La sua è una ricerca di percorsi alternativi e, se vogliamo, anche sostenibili. “La mia idea è di non trattare solo quei luoghi dove già tutti si riversano, ma ampliare lo sguardo, per ricordare che spesso, a fianco dell'opera più famosa, più importante, più gettonata è più visitata ci sono anche altri siti, opere e monumenti che meriterebbero sia di essere visti, ma soprattutto di essere conservati e tutelati. Quando ne parlo, mi rivolgo soprattutto a chi, magari, può fare qualcosa in merito”.
Lo stile narrativo di Nocito ha due particolarità. La prima è quella di lasciarsi guidare dalle emozioni. “Quando racconto un luogo, non vado sempre per forza nel dettaglio, ‘alla Wikipedia’. Preferisco dare meno informazioni e raccontare quello che mi ha fatto provare, anche solo in quell'istante. Il mio interesse è proprio quello di trasmettere l'unicità di quel posto e anche di quel viaggio a chi ascolta, cercando di suscitare interesse e la voglia di approfondire”.
La seconda particolarità riguarda la narrazione delle disavventure vissute da Francesco & friends durante ogni singolo viaggio, vero e proprio punto di forza del podcast. I ritardi dei treni, le notti in aeroporto, le serate al pub, i pomeriggi sotto la pioggia fanno parte integrante del racconto e trasformano l’autore nel personaggio di una storia. E, a mio avviso, funziona. Da subito, Taste of art non è solo un racconto di luoghi, o di un particolare punto di vista sui monumenti. È la storia di un protagonista e dei suoi compagni di viaggio che, nell’intento di raggiungere quel sito archeologico o quel museo, vivono mille divertenti disavventure. Forse si inizia ad ascoltare Taste of art perché si è interessati a una meta specifica, ma poi si recuperano tutte le puntate perché ci si affeziona in maniera genuina al narratore e ai suoi amici. E questo non può che avere un impatto positivo anche sulla divulgazione.
“Certo, il racconto a volte è un po’ ‘romanzato’”, mi confessa Francesco, ma precisa: “nulla però è inventato. Cerco semplicemente di rendere più interessanti i passaggi tra il racconto di un monumento e l'altro, anche per dare un po’ di ritmo alle puntate”. Tutto, tra l’altro, è documentato sui social, che l’autore utilizza per amplificare la narrazione contenuta nel podcast, per testimoniare i fatti, per mostrare opere e monumenti perché, ammette, “anche se il podcast è e resterà sempre la parte principale della sua divulgazione, le immagini e i video sono di supporto”.
Il buon uso di più media contemporaneamente deriva dall’esperienza di Nocito nei musei, primo fra tutti quello del Bargello, a Firenze, dove ha curato proprio la comunicazione social. “Il lavoro di guida e di comunicatore ha pesato. Avevo già in parte imparato ad avvicinarmi a un pubblico di ‘non addetti ai lavori’”. Ma il suo stile narrativo risente soprattutto dal suo ruolo di professore, dall’avere a che fare quotidianamente con dei ragazzi giovanissimi. “Sicuramente il mio lavoro di professore ha un impatto sul podcast. Io tra l'altro insegno anche geografia e questo mi condiziona in positivo. Cerco sempre di essere semplice e diretto, sia a scuola, sia nel podcast, perché immagino che chi mi ascolta non debba per forza aver fatto i miei studi. Non mi rivolgo solo a chi è interessato alla storia dell'arte o all'archeologia, ma penso a un pubblico un po’ più ampio, anche solo incuriosito dalle mete che racconto. Per questo, devo dare la possibilità di comprendere quello che racconto a qualunque livello. I miei racconti personali servono anche a questo. Mi immagino di avere di fronte i miei studenti di 15 anni e mi adeguo di conseguenza”.
Anche all’autore di Taste of art ho chiesto un segreto che riguarda il suo podcast. Se vuoi scoprire cosa mi ha raccontato, ascolta qui.
Consigli del mese
Tanteanime
Il primo podcast che ti consiglio questo mese è “Tanteanime - Un viaggio audio alla scoperta di 10 siti Unesco della Lombardia” prodotto da Chora Media. Protagonisti sono due ricercatori universitari, Alessio Realini e Cécile Berranger, da sempre innamorati dei viaggi. Nel 2017 aprono un blog che si intitola Hesitant explorers, ovvero esploratori titubanti, nel quale descrivono i loro viaggi verso mete italiane ed estere.
Nel 2022 realizzano questo podcast per Regione Lombardia e Abbonamento Musei nell’ambito del progetto AM Lombardia for UNESCO.
Il podcast nasce per promuovere dieci dei siti patrimonio mondiale della Lombardia, alcuni dei quali lontani dalle più gettonate mete turistiche. Assieme al Cenacolo vinciano, meta quasi obbligata per chi visita Milano, ci sono per esempio il villaggio operaio di Crespi d'Adda o gli insediamenti palafitticoli dell'Isolino Virginia, nel Lago di Varese.
Il racconto è costruito a tratti come un dialogo tra i due protagonisti, a tratti come una narrazione a due voci dei luoghi visitati arricchita da interviste ad esperti. Ad essere sincera, la parte di dialogo non è sempre "naturale" e convincente, anzi a volte sembra un po' forzata, ma la narrazione è sempre ben documentata e scorrevole, reputo ottimo l'inserimento di voci esterne e naturalmente anche il sound design, come per tutte le produzioni di Chora.
Villa
Il secondo consiglio è Villa, femminile singolare, il podcast che, come recita il claim, "finge sia d'abitudine avere uno spazio nella nostra educazione dedicato alla scoperta della bellezza delle ville - della provincia di Varese - e delle donne che vi abitavano".
Ideatrice del progetto, autrice e narratrice è la talentuosissima Elisabetta Colombo, classe 2001 e studentessa di Lettere. Con uno stile fresco che nasce dalla genuina curiosità, Elisabetta, che narra in prima persona, porta gli ascoltatori alla scoperta di edifici storici spesso dimenticati e ignorati, raccontando in breve le biografie delle loro proprietarie.
In qualche modo, anche Villa è un podcast di viaggio a km zero, una guida turistica insolita per itinerari con mete davvero inconsuete. Lo consiglio anche se non hai in mente di visitare a breve Varese, ma tra i tuoi interessi ci sono l'architettura e l'arte.
La produzione e la direzione artistica - di altissima qualità - sono di Sebastian Paolo Righi e Edoardo Dal Tin per NWFactory.media.
Se non l’hai ancora fatto, ti ricordo di partecipare alla ricerca su archeologia e podcast.
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