Finalmente mi sono decisa. Con questa mail parte ufficialmente l'Orecchio di Dionisio, una newsletter pensata come uno spazio per parlare dei podcast di storia e archeologia e in generale di divulgazione del passato.
Interviste "dietro le quinte", recensioni, consigli, "old but gold", sondaggi: questo è quello che troverai qui una volta al mese. Proprio per questa cadenza mensile, ti suggerisco di non aspettarti di trovare sempre le novità del momento: in questo luogo troverai piuttosto approfondimenti e idee legate ai podcast che parlano del passato.
E... anche qualche segreto.
Questo è infatti il senso di aver chiamato questo spazio così.
La storia dell’Orecchio di Dionisio
Se non lo sai, l'Orecchio di Dionisio è una grotta artificiale scavata per estrarre calcare, una latomia, alta 20 metri e profonda 65, che si trova a Siracusa nella stessa area archeologica del teatro. A battezzarla con questo nome è stato il Caravaggio, per la sua forma che ricorda vagamente l'orecchio di un asino.
Questa latomia fu fatta scavare nel IV secolo a.C. da un personaggio controverso e ancora oggi molto discusso, il tiranno Dionisio di Siracusa. E non aveva solo funzione di cava. Si dice che fosse utilizzata dallo stesso tiranno come prigione - tra i suoi “ospiti” si conta anche Platone! - soprattutto per la sua particolarità, ovvero un'ottima acustica, grazie alla quale Dionisio ascoltava i segreti dei prigionieri.
Si dice che il tiranno riuscisse a carpire voci, discorsi e soprattutto complotti grazie a una piccola apertura sulla parte sommitale della grotta, visibile tutt'ora. Una specie di macro auricolare, che si raggiungeva attraverso un cunicolo posto nella zona alta della collina.
Oggi, naturalmente, la grotta ha perso la sua inquietante funzione: non ci sono tiranni, né complotti misteriosi da carpire. Anzi, per le migliaia di persone in visita ogni anno al Parco archeologico, la grotta rappresenta un grande gioco. Gli amici entrano, si posizionano distanti, si parlano e provano ad ascoltarsi, in mezzo alle voci degli altri turisti, con una buona dose di goliardia.
Questo spazio ha quest'anima goliardica, degli amici che entrano nella grotta e ne testano l'acustica, raccontandosi anche qualche segreto in mezzo al caos e alle voci indistinguibili della quotidianità.
Iniziamo a giocare: ti dico un segreto
Non sono molto brava a fare le cose “senza rete”, solo per me stessa. Sono un vero drago a progettare e pianificare, redigere liste e schemini, ma poi a “fare” nel concreto mi blocco.
Ho sempre un po’ paura di sbagliare, di fare errori, di fare o dire cose banali e criticabili, e per questo mi sento sempre un po’ più sicura quando dietro di me ho associazioni, editori, l’università. Così, se faccio male non è mai del tutto “colpa mia”.
E però, per contro, se faccio bene, mi fanno notare che non è nemmeno mai del tutto merito mio.
Quindi ho deciso per una volta di prendermi il rischio, e di fare una cosa “solo mia”: questa pubblicazione un po’ a metà tra una newsletter e un blog, appunto.
Cosa devi sapere
Mi sono data un tempo preciso: un anno. Penserò a questo progetto e ci lavorerò solo per 365 giorni.
A questa newsletter è associata una personalissima ricerca sui podcast dedicati alla divulgazione dell’archeologia nello specifico (ti lascio il bottone qui sotto). Io le mie opinioni in merito le ho - e le ho espresse anche nel libro che ho curato… - ma vorrei conoscere le tue. Tra un anno, tirerò le somme per capire se sto andando nella direzione giusta.
Se al termine di questo anno riterrò di non essere stata utile a nessuno, nemmeno a me stessa, chiuderò questo spazio e passerò oltre. La vita in fondo è cambiamento, e questo non deve fare paura.
Una cosa: non sarò precisissima con gli invii. Cioè, io ci proverò, ma potrà capitare di sgarrare di un paio di giorni.
Mi pare di averti detto davvero tutto. Non resta che partire. Ci vediamo nella casella di posta eccezionalmente tra una settimana-10 giorni. Se non mi vedi, controlla tra lo spam o tra le promozioni: a volte questo tipo di contenuti finisce lì senza motivo.
A presto,
Chiara